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Decreto Sismabonus
Il 28 febbraio scorso il ministro Graziano Delrio ha firmato il Decreto detto "Sismabonus", comprensivo delle linee guida per la classificazione sismica degli edifici. Si tratta di un passo importante verso una presa di coscienza che, si auspica, possa finalmente interessare la collettività circa l'importanza della conoscenza del livello di sicurezza del nostro patrimonio edilizio ed, in primis, della propria abitazione.

Il decreto rende applicabile quanto già previsto dalla legge di bilancio 2017 in materia di incentivi fiscali relativi alle ristrutturazioni finalizzate al miglioramento sismico di un edificio. Le linee guida, infatti, rappresentano lo strumento con il quale i tecnici potranno determinare l'entità del miglioramento in relazione all'intervento, e di conseguenza l'incentivo ottenibile. Va specificato che le linee guida non indicano al tecnico come valutare la sicurezza dell'edificio (per questo esistono già le norme tecniche per le costruzioni, peraltro in fase di revisione); indicano piuttosto, una volta compiute le analisi, anche di tipo economico, come attribuire all'edificio una classe da A+ a G, in analogia a quanto avviene per la certificazione energetica.

In sintesi gli incentivi ottenibili per abitazioni private e attività produttive sono questi:
  • 70% per interventi che consentono di migliorare di una classe il rischio
  • 80% per interventi che consentono di migliorare di due o più classi
Relativamente alle parti comuni dei condomini le aliquote che si applicano per il Sismabonus sono invece:
  • 70% per interventi che consentono di migliorare di una classe il rischio
  • 80% per interventi che consentono di migliorare di due o più classi
Aspetto importante è che l'incentivo si applica anche alla prestazioni professionali necessarie per la classificazione sismica dell'immobile nello stato di fatto, ma solo nel caso in cui poi gli interventi vengano effettivamente intrapresi. Ciò a mio avviso costutuisce purtroppo un'occasione mancata per incentivare il cittadino ad intraprendere almeno una diagnosi della propria abitazione, sostenendo in definitiva solo il 30% delle spese professionali, per poi poter decidere in autonomia e con consapevolezza, anche in base alle proprie possibilità, se intraprendere o meno un intervento locale o di miglioramento sismico.

L'incentivo consiste in detrazioni fiscali, da realizzarsi in 5 anni, ed ha un tetto massimo di 96000 euro per unità immobiliare. E' prevista inoltre la cessione del credito. Qui  il "Decreto Sismabonus" firmato dal ministro Delrio; qui invece le Linee Guida per i tecnici.