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E' ufficiale - Il Comune di Bologna non è in grado di sopperire alle richieste di accesso agli atti nei tempi di legge
Con Determinazione Dirigenziale 72098/2018 del 20/02/2018 (qui il testo della Determinazione) il Comune di Bologna si è visto costretto ad ufficializzare ciò che nei fatti si era già concretizzato, in particolare a seguito del protocollo d'intesa stipulato tra il Consiglio Notarile e gli Ordini Professionali relativo alla Relazione Tecnica Integrata.
Tale protocollo prevede infatti che, per le compravendite di immobili stipulate a partire dal 01 settembre 2017, venga allegata una relazione, redatta da un tecnico abilitato, che attesti la conformità edilizia e catastale dell'unità oggetto di compravendita. Detta disposizione ha avuto, come prevedibile, l'effetto di aumentare esponenzialmente le richieste di accesso agli atti; si tratta infatti di un passaggio obbligato per la verifica di conformità di un immobile.
Il Comune garantisce comunque, in caso di esigenze improcastinabili documentate, di poter evadere le richieste nei termini di legge (30 giorni). Tuttavia tra le "esigenze improcastinabili" il richiamo specifico riguarda  soltanto eventuali procedimenti giudiziari; ciò lascia intendere che una normale compravendita, anche se già fissata e documentata da un notaio, non sia più sufficiente, come avveniva in passato, ad accelerare i tempi di evasione della richiesta. Va segnalato infine che il termine di questo periodo transitorio è individuato nel 30 Giugno 2018, nelle more quindi di un auspicabile adeguamento di personale e procedure.